Permesso di soggiorno per convivenza

Patto di convivenza”, una sentenza rivoluziona i permessi di soggiorno

Se una coppia convive sotto lo stesso tetto, anche se uno dei due è extracomunitario e senza permesso di soggiorno, è equiparata ad una famiglia e deve essere registrata al Comune

Si chiama “patto di convivenza” ed è una novità importante per superare la barriere con lo stato italiano di chi convive con un partner extracomunitario senza che questo abbia un regolare permesso di soggiorno.

Una sentenza importante, quella pronunciata nei giorni scorsi dal Tribunale di Modena. Ha infatti imposto al Comune di Formigine, un paese nella provincia modenese, di iscrivere al registro dei residenti anche una donna di origine indonesiana che convive regolarmente con un italiano.

Lo ha fatto perché, come ha spiegato lo studio legale che ha seguito la coppia nella vicenda, è stato riconosciuto il pericolo dell’espulsione della donna dal territorio italiano.

Un provvedimento che avrebbe costituito un ostacolo al suo diritto all’unità familiare, garantita dalla nostra Costituzione e per questo preservata dalla legge.

Anche le coppie miste, in presenza o meno di un regolare permesso di soggiorno, potranno richiedere e ottenere un permesso per ricongiungimento familiare dimostrando la sola convivenza di fatto.

Le coppie di fatto, a tutti gli effetti, sono equiparate ad una famiglia tradizionale. Questo nonostante manchi un legame effettivo per la legge come il matrimonio o l’unione civile.

permesso soggiorno coppie di fatto

E la sentenza è in linea con le direttive Ue che hanno sancito di “agevolare l’ingresso e il soggiorno del partner con cui il cittadino abbia una relazione stabile debitamente attestata”.

Fino ad oggi si rischiava il vicolo cieco.

Da una parte gli uffici comunali non potevano accettare di riconoscere la convivenza di queste coppie di fatto perché il cittadino extracomunitario non poteva avere una residenza accertata.

E dall’altra gli uffici della Questura non potevano rilasciare il permesso di soggiorno senza il certificato del Comune che attestava l’esistenza di una vera “coppia di fatto”.

Tutte rispettava la legge, ma rischiava di penalizzare i conviventi se uno dei due era senza regolare permesso di soggiorno in Italia.

Ora invece grazie alla decisione del Tribunale di Modena, finalmente, la convivenza more uxorio (cioè sotto lo stesso tetto anche senza vincolo di matrimonio) tra un cittadino italiano e convivente extracomunitario darà il diritto per quest’ultimo ad ottenere un regolare permesso di soggiorno per convivenza.

Così quindi potranno essere regolarizzate tutte le situazioni di convivenza che vedono coinvolto un partner extracomunitario.

Ma la convivenza dovrà essere dimostrata e attestata con un contratto stipulato ai sensi della legge, davanti ad un avvocato. Sarà quest’ultimo ad assumersi la responsabilità dell’atto.

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