Permesso di soggiorno in Italia per motivi umanitari

Il permesso umanitario ? Concesso alla vittima della magia nera

Un giovane ghanese ha ottenuto un permesso di soggiorno in Italia per motivi umanitari dopo aver dichiarato che la sua famiglia in patria è stata vittima di malocchio

Nella lunga casistica delle cause che possono portare alla concessione di un permesso di soggiorno in Italia per motivi umanitari adesso entra anche il malocchio e i suoi possibili effetti. La storia arriva dal Tribunale di Milano che lo ha concesso ad un richiedente asilo di origine ghanese dopo che quest’ultimo aveva raccontato dettagliatamente le stregonerie alle quali sarebbe stata sottoposta la sua famiglia d’origine in patria.

Un percorso cominciato nel 2016 quando il migrante in questione è sbarcato come molti altri in Italia. La sua meta d’arrivo è stata Milano e lì ha cominciato anche ad essere inserito in un lavoro presentando presso le autorità competenti richiesta di protezione internazionale.

Nei suoi colloqui davanti alla Commissione prefettizia ha confermato di aver perso tutta la sua famiglia a cominciare dalla mamma e dalla zia che, come ha riferito ‘Il Giorno’, potrebbero essere decedute per motivi naturali in poche ore anche se alcuni hanno ritenuto la loro morte legata a questioni che la famiglia aveva avuto in passato con altre persone per un terreno da coltivare. E questi ultimi per vendicarsi potrebbero essere ricorsi ad un maleficio.

Il richiedente quindi ha aggiunto di avere paura per quello che era successo alla sua famiglia, essendo l’unico sopravvissuto. Non vuole tornare in Ghana perché potrebbe essere vittima anche lui della magia negativa e poi in Italia ha trovato la sua nuova famiglia, quella rappresentata dai colleghi con cui lavora.

Nel dicembre del 2016 la Commissione però non ha giudicato sufficienti queste motivazioni per la concessione dello status di rifugiato e così il ghanese attraverso i suoi legali ha presentato ricorso. Il caso è stato quindi affrontato dal Tribunale di Milano che lo ha sentito di nuovo, ricevendo la conferma del suo racconto, supportato dal suo avvocato immigrazione che ha ricordato come le credenze popolari specie in certi Paesi, non solo quelli africani, abbiano ancora un forte potere sulla popolazione.

E per dare peso alle sue affermazioni ha anche citato il numero sempre crescente di italiani che si affidano a veggenti e maghi per conoscere il loro futuro e risolvere alcune situazioni in campo lavorativo oppure amoroso.

In prima istanza però anche il Tribunale ha confermato la negazione della protezione internazionale perché non si tratta di un soggetto perseguitato per motivi razziali o politici.

Il giudice però ha deciso comunque di concedere al giovane ghanese un permesso di soggiorno per motivi umanitari, un gradino più basso rispetto alla protezione internazionale ma che gli permetterà comunque di restare in Italia fino a nuovo ordine.

Come si legge nella motivazione infatti l’uomo si trova in una situazione di vulnerabilità legata alla vicenda traumatica vissuta nel proprio Paese a causa della morte, in rapida successione, di tutti i suoi familiari, dovendosi dar atto altresì dell’elevato grado di integrazione del ricorrente in Italia”.

Un caso che farà giurisprudenza e potrebbe essere imitato anche da altri.

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