Decreto di cittadinanza alla firma, cosa significa ?

Richiesta di cittadinanza, decreto ‘in firma’. Cosa vuol dire? 

Sappiamo che, per richiedere la cittadinanza italiana, è necessario effettuare la domanda al Ministero dell’Interno. Si effettua, anche telematicamente, la domanda e quindi si invia il documento di riconoscimento, la ricevuta del pagamento del contributo, gli atti del Paese d’origine. 

Una volta presentata la domanda, essa deve essere valutata dalle amministrazioni; se la valutazione è positiva, deve essere emesso il decreto di concessione della cittadinanza.

Perciò se, controllando a che punto sia la richiesta di cittadinanza, vedi scritto che il decreto di cittadinanza ‘è alla firma’, questo significa che la richiesta è andata a buon fine e che si sta concludendo positivamente l’iter per diventare cittadino italiano. 

Quindi se leggi che il decreto è alla firma, sai già che la richiesta di cittadinanza è stata valutata in maniera positiva. 

Il decreto di concessione della cittadinanza infatti deve essere firmato dall’autorità. Dopo la firma del decreto, la Prefettura ha 90 giorni di tempo per contattare chi abbia fatto richiesta e comunicargli che gli è stata concessa la cittadinanza. 

Dopo di che, il richiedente ha 180 giorni tassativi di tempo entro i quali fare il giuramento: deve giurare di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi statali. Il giuramento viene effettuato presso il comune di residenza, o presso la rappresentanza diplomatica italiana, se il richiedente risiede in un altro Stato. 

Bisogna però essere puntuali e precisi; se trascorrono i 180 giorni senza che sia stato effettuato il giuramento, infatti, non si acquisisce la cittadinanza e sarà necessario presentare nuovamente un’altra domanda corredata della documentazione necessaria.

Potrebbero interessarti anche...